Come scegliere un server aziendale?
La crescita e il bisogno di aumentare la propria produttività e allargare il business sono le ragioni principali che spingono una moderna azienda a rivalutare ogni suo aspetto, dallo spazio fisico nel quale opera alle infrastrutture che fino a quel momento ha utilizzato.
Quando una realtà aziendale cresce, le esigenze cambiano e, conseguentemente, il team di lavoro necessita di infrastrutture informatiche come server aziendali all’avanguardia, che consentano loro di continuare a svolgere le mansioni quotidiane ottimizzando i tempi e senza rinunciare all’efficacia.
Poniamo il caso che tu sia il proprietario di un’azienda che dispone di più computer e che sta cercando un nuovo modo per organizzare meglio i dati e per gestire le attività con maggiore efficienza garantendo livelli di sicurezza elevati; hai mai preso in considerazione la possibilità di implementare un server nella tua azienda?
In questo articolo analizziamo nel dettaglio i benefici dietro la scelta di dotarti di un server aziendale, esaminando innanzitutto il suo funzionamento e alcuni elementi chiave che ti possano condurre ad una decisione ponderata e consapevole.
Server aziendale: cos’è e come funziona
Innanzitutto, è opportuno partire chiarendo la definizione di server: sostanzialmente, si tratta di un computer più potente di un normale desktop ideato proprio per fornire informazioni, dati e applicazioni agli altri PC collegati ad esso mediante una connessione di rete.
Considera il server come il nucleo centrale della rete informatica sul quale si appoggiano gli altri computer presenti in azienda per ricevere istruzioni e dati di qualsivoglia tipologia. Può essere utilizzato come spazio di archiviazione in modo da facilitare la condivisione di file e documenti all’interno dell’azienda, ma anche come spazio dove installare eventuali applicazioni on-premise.
Un server è progettato solitamente per stare acceso 24 ore su 24 senza interruzioni, in modo tale da consentire un flusso continuo di lavoro. Quando il server è acceso e funziona correttamente si parla di “Uptime”, quando invece viene spento per manutenzione si parla di “Downtime”. In genere, per garantire un elevato uptime un server può essere provvisto di componenti extra e sistemi di sicurezza che diventano operativi in caso si verifichino anomalie o guasti improvvisi capaci di far perdere i dati e di interrompere bruscamente la produttività dell’azienda.
Grazie a quanto esaminato finora, ti sarà chiaro che il server è un elemento di cruciale importanza per la tua azienda, dal momento che la sua potenza gli permette di distribuire le varie informazioni richieste dagli utenti in modo veloce, sicuro ed efficace.
Server aziendale: quando serve
Innanzitutto, è importante che tu ti chieda: per le attività in azienda vengono usati 2 o più computer?
Se la risposta è affermativa, l’utilizzo di un server potrebbe essere indicato, dato che la sua capacità di memorizzazione e di organizzazione dei dati permetterà a tutti di accedere ai file in modo più semplice e veloce, fornendo una posizione centralizzata per lo storage e l’organizzazione delle risorse importanti.
Se poi il team (ad esempio il reparto commerciale) utilizza strumenti per loro natura collaborativi come software CRM l’installazione on-premise su un server aziendale può rappresentare la soluzione ideale per permettere a tutti di accedere da remoto con un proprio profilo da qualsiasi terminale.
Non solo: l’utilizzo di un server potrebbe essere estremamente utile anche qualora ci siano dei dipendenti che lavorano da casa: un server consentirebbe loro di connettersi alla rete aziendale da remoto e di accedere alle informazioni e alle risorse che gli servono per lavorare in qualunque luogo si trovino.
Come puoi dedurre anche tu, il server si rende un alleato potente ed efficace per una serie di situazioni nelle quali potrebbe ritrovarsi la tua azienda: ciò lo rende uno strumento altamente versatile e capace di aumentare la produttività della tua realtà aziendale in pochissimo tempo.
Ma cosa dovresti considerare prima di scegliere il giusto server da integrare nella tua azienda?
Cosa considerare nella scelta di un server aziendale
Il server che si sceglie dovrebbe innanzitutto riflettere la quantità e la tipologia di informazioni che si vuole che gestisca, oltre al numero di client – cioè, gli altri computer della rete – che vi saranno collegati.
Ad esempio, la stragrande maggioranza di applicazioni e programmi comuni come la stampa o la condivisione di documenti Word e Excel, è caratterizzata da una così bassa richiesta di capacità di elaborazione che basterebbe integrare un server economico in grado di gestire il sistema facilmente.
Un discorso diametralmente opposto sarebbe da fare qualora tu abbia la necessità di garantire l’hosting di grandi database, attività che richiede una maggiore potenza di elaborazione, memorie di archiviazione più grandi e canali di rete più veloci e stabili.
Le tipologie di server aziendale
Ad oggi, un primo tipo di server disponibile sul mercato è il server tower, ideale per le piccole aziende che dispongono di uno spazio limitato, che hanno l’intenzione di semplificare le attività di monitoraggio e di manutenzione delle risorse e che desiderano ridurre al minimo il rischio di intrusione o di attacco ai propri dati.
Optare per un server tower è senza dubbio una scelta consigliata se ci si trova a dover integrare in azienda uno strumento del genere per la primissima volta, dato anche che offre la possibilità di scegliere il numero di dischi rigidi e di processori sui quali basare l’architettura del server stesso.
Una seconda tipologia è il server rack, una particolare tipologia di server ideata per risparmiare spazio e adatta alle aziende che richiedono una capacità di storage molto elevata.
Il server rack è uno strumento ideale per quelle aziende che sono già pratiche con l’utilizzo di server o per le imprese di medie dimensioni che hanno bisogno di integrare più di un server al loro interno.
La terza ed ultima tipologia è rappresentata dal server blade, la cui denominazione si rifà al termine “lama” tradotto in inglese che esprime perfettamente il design sottile e compatto di questa particolare tipologia.
Il server blade, infatti, garantisce un minor consumo di energia, uno spazio occupato limitato, prestazioni di elaborazione più elevate. Non a caso, questa particolare tipologia di server è indicata per le aziende che necessitano di maggiore potenza di elaborazione o che stanno progettando lo sviluppo di un centro dati dedicato.
I componenti hardware di un server aziendale
Quali sono le componenti chiave che dovresti analizzare prima di gettarti a capofitto nella scelta del server migliore in base alle tue esigenze aziendali?
È cruciale che tu ti concentri sul centro nevralgico della struttura di un server, ossia la scheda madre, alla quale sono collegati tutti le parti integranti del server stesso.
Essa dev’essere innanzitutto composta da un processore che fondi la sua potenza su alcune caratteristiche cruciali, come:
- una velocità di clock espressa in Gigahertz (GHz) piuttosto alta in modo da garantire prestazioni altrettanto elevate;
- un numero di core adatto per una migliore gestione della capacità multitasking del server, ossia della contemporaneità delle attività che esso svolge;
- un’alta capacità di archiviazione della memoria RAM in modo da consentire al server di operare su più fronti contemporaneamente;
- uno spazio di archiviazione molto ampio per la conservazione dei vari dati aziendali;
- un controller di rete in grado di gestire gli input e il traffico proveniente dai client dell’ufficio in modo efficace
E queste sono solo alcune delle variabili in gioco.
Un’opzione alternativa: i server in cloud
Un’opzione alternativa – che permette di eliminare in toto il problema della scelta dell’hardware – è quella di optare per un server cloud.
Piuttosto che essere ospitato su hardware fisico in un data center locale, il server risiede su infrastrutture di cloud computing gestite da fornitori come Amazon Web Services (AWS), Microsoft Azure, Google Cloud Platform (GCP), e altri.
Si tratta di una soluzione che presenta per altro una serie di vantaggi non trascurabili:
- Virtualizzazione: Il server in cloud è virtualizzato, il che significa che può essere creato, gestito e modificato tramite software senza la necessità di interagire direttamente con l’hardware sottostante.
- Elasticità: Un vantaggio significativo dei server in cloud è la loro capacità di scalare risorse in modo elastico. Ciò significa che è possibile aumentare o ridurre le risorse (come CPU, RAM, spazio di archiviazione) in base alle esigenze del carico di lavoro senza dover fare investimenti anticipati in hardware aggiuntivo.
- Accesso remoto: Gli utenti possono accedere al server in cloud da qualsiasi luogo con una connessione Internet, rendendolo ideale per team distribuiti o per accedere ai dati e alle applicazioni da dispositivi remoti.
- Affidabilità: I fornitori di servizi cloud di solito offrono livelli di servizio (SLA) che garantiscono un certo grado di affidabilità e disponibilità. Questi servizi sono spesso supportati da infrastrutture ridondanti e di backup per garantire la continuità operativa.
- Pagamento basato su utilizzo: Spesso, i server in cloud seguono un modello di pagamento basato su utilizzo, in cui gli utenti pagano solo per le risorse effettivamente utilizzate. Questo può essere più conveniente rispetto all’acquisto e alla manutenzione di hardware fisico.
- Isolamento: Anche se i server in cloud possono condividere la stessa infrastruttura fisica con altri server virtuali, sono generalmente isolati gli uni dagli altri per garantire la sicurezza e la privacy dei dati.
In sintesi, un server in cloud offre flessibilità, scalabilità e affidabilità, consentendo agli utenti di concentrarsi sullo sviluppo e la gestione delle proprie applicazioni senza doversi preoccupare dell’infrastruttura sottostante.
Server on-premise o server cloud?
La scelta tra un server in cloud e un server on-premise dipende da diversi fattori, tra cui le esigenze specifiche dell’azienda, i requisiti di sicurezza, le risorse finanziarie disponibili e le competenze tecniche interne. Ecco alcuni punti da considerare:
Server in Cloud:
- Scalabilità: Se l’azienda prevede picchi di traffico variabili o ha esigenze di espansione rapida, un server in cloud può essere la scelta migliore. La scalabilità elastica consente di aggiungere o ridurre risorse in base alle esigenze del momento.
- Costi operativi: I costi iniziali possono essere inferiori rispetto all’acquisto e alla gestione di hardware on-premise, poiché si paga solo per le risorse utilizzate. Tuttavia, nel lungo termine, i costi operativi possono aumentare, quindi è importante valutare attentamente il costo totale di proprietà nel corso del tempo.
- Accessibilità e flessibilità: Un server in cloud consente l’accesso da qualsiasi luogo con una connessione Internet, rendendolo ideale per aziende con dipendenti distribuiti o con esigenze di lavoro remoto. Inoltre, offre la flessibilità di utilizzare una vasta gamma di servizi e soluzioni software disponibili nel cloud.
- Agilità: Con il cloud, è possibile avviare rapidamente nuove risorse e servizi senza dover acquistare e configurare hardware aggiuntivo, consentendo all’azienda di adattarsi rapidamente alle mutevoli esigenze del mercato.
Server On-Premise:
- Controllo e sicurezza: Un server on-premise offre maggiore controllo diretto sull’infrastruttura e sui dati, il che può essere importante per aziende con requisiti rigorosi di sicurezza e conformità. L’azienda ha il controllo completo sui livelli di sicurezza e può implementare misure personalizzate per proteggere i dati sensibili.
- Costo a lungo termine: Se l’azienda prevede un utilizzo costante e prevedibile delle risorse informatiche nel tempo, potrebbe essere più conveniente investire in hardware on-premise anziché pagare per i servizi cloud in corso.
- Connessione e latenza: Alcune applicazioni possono richiedere prestazioni e latenze ottimali che possono essere meglio gestite da un server on-premise, specialmente se si tratta di applicazioni ad alte prestazioni o di grandi dimensioni.
- Competenze interne: La gestione di un server on-premise richiede competenze tecniche specifiche e risorse umane per la manutenzione, l’aggiornamento e la gestione quotidiana dell’hardware e del software. Se l’azienda dispone di un team tecnico dedicato con queste competenze, un server on-premise potrebbe essere una scelta valida.
In sintesi, la decisione tra un server in cloud e un server on-premise dipende dalle esigenze specifiche dell’azienda, dai requisiti di sicurezza, dai costi e dalle competenze interne disponibili.
Alcune aziende possono beneficiare di un approccio ibrido che combina elementi di entrambe le opzioni per massimizzare i vantaggi di entrambi i modelli.
La soluzione migliore e più veloce è affidarsi a dei professionisti che siano in grado di guidarti nella scelta del server giusto per le tue esigenze.
Scegliere di integrare nella propria azienda un server è senza dubbio una mossa saggia per aumentare la sua produttività e per rimanere al passo con le moderne tecnologie.